Bellissimo!!! Molto crudo Una storia dove, secondo me, la risoluzione del caso passa in secondo piano a favore di un'attenta e meticolosa introspezione del protagonista.E' lui la storia, non il caso, non il mistero. Diverso dagli altri, ma sempre molto bello.
Sangue marcio
Sangue marcio è un romanzo magnetico che scava nella psicologia dei personaggi, costringendo il lettore a confrontarsi con il lato oscuro dell'essere umano. È l'esordio di Antonio Manzini, pubblicato vent'anni fa che torna finalmente in libreria.
Pietro e Massimo sono due bambini privilegiati. La loro è una famiglia facoltosa e hanno tutto quello che si può desiderare: una villa con piscina, un campo da tennis privato, i primi videogiochi. Un'infanzia felice, sospesa in un sogno borghese. Finché, un giorno d'autunno del 1976, il mondo crolla. La polizia irrompe in casa e il padre viene arrestato. I giornali, pochi giorni dopo, lo ribattezzeranno "il mostro delle Cinque Terre". Quasi trent'anni più tardi, i due fratelli non potrebbero essere più diversi. Pietro è cresciuto in un istituto a Torino ed è diventato un cronista di nera. Massimo, affidato a uno zio, è un commissario di polizia. A unirli di nuovo è una scia di delitti, firmati da un serial killer spietato. Il tempo li ha cambiati. Massimo, un ragazzino impulsivo che metteva tutti in riga con il suo motto «Vatti a nascondere in Tibet» oggi è un uomo svuotato, con troppe ombre e troppi Martini in corpo. Pietro ha un carattere introverso, incapace di lasciarsi accostare dagli altri. Ma il passato non si dimentica. E così, mentre il killer continua a colpire, i due fratelli si riavvicinano, tanto da ritrovarsi ad affrontare una resa dei conti, indietro fino al giorno in cui è crollato il mondo.
-
Autore:
-
Editore:
-
Collana:
-
Anno edizione:2025
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
-
Roberta 04 novembre 2025Bellissimo, avincente ma molto crudo
-
Martina Gallo 17 ottobre 2025Buon sangue “marcio” non mente
Pietro e Massimo sono due bambini benestanti, felici e spensierati fino a quando il padre viene inaspettatamente arrestato con l’accusa di “mostro delle Cinque Terre”. Da questo momento la vita dei due fratelli diventa un’escalation di traumi, distacchi e lunghe separazioni. Li ritroviamo adulti, Massimo è sposato, ha due figlie ed è diventato commissario. Pietro è giornalista di cronaca nera. Saranno le indagini per smascherare un atroce serial killer a riunire indissolubilmente i due fratelli. Un giallo magnetico, intrigante e crudo, con una trama sapientemente costruita e un colpo di scena finale che lascia il lettore sconcertato.
-
Bruno Izzo 15 settembre 2025BUON SANGUE NON MENTE
Questo lavoro è di Manzini, ma non ancora di Antonio Manzini. Comunque, buon sangue non mente, nel DNA dell’autore i geni quelli sono, e si vedono, nel tempo dall’embrione si è sviluppato un organismo strutturato bene, dobbiamo ammetterlo, senza tema di smentite. “Sangue marcio” è un testo discreto, semplice ma gradevole alla lettura, anche breve, certamente per ovvi motivi di fattura è ancora di rude tela grezza più che di fine organza, anche perché questa riportata in “Sangue marcio” è davvero una trama dura e difficile. Il talento dell’autore è indubbio, però risulta ancora non ben affinato sulla mola dell’esperienza della scrittura, la sola attività che in chi ha la stoffa innata poi produce l’eccellenza. Manzini scrive bene già all’esordio, intendiamoci, gli manca ancora solo quella qualità che racconta quanto inserito più tra le righe che nella prosa, che narra la storia senza renderla esplicita se non nell’immaginario di chi legge, che le azioni e le persone te le fa vedere e sentire, e perciò in tal modo giungono al lettore in maniera assai più nitida perché confezionata su sua misura. Il tema trattato nel romanzo è oltretutto interessante, ostico da affrontare, tuttavia Manzini non se ne è fatto smontare, e anche questo va a suo merito esclusivo; il romanzo tratta dei guasti peggiori che si possono arrecare ad una persona: lacerarlo quando è ancora in fase di crescita. Succede a molti di crescere, di acquisire la consapevolezza di quanto possa essere crudele l’esistenza se nessuno ti insegna la corretta postura per crescere bene. Qui i due fratelli protagonisti lo sanno bene, sanno di avere nelle vene sangue marcio, però sono fratelli, questo vincolo è un vincolo di sangue ma anche un legame d’amore, e l’amore salva, l’amore salva sempre, mette in fuga il mostro e permette al fratello di aiutare il fratello, lo richiede la voce del sangue. Magari sangue bacato, ma ancora buono.
Le schede prodotto sono aggiornate in conformità al Regolamento UE 988/2023. Laddove ci fossero taluni dati non disponibili per ragioni indipendenti da Feltrinelli, vi informiamo che stiamo compiendo ogni ragionevole sforzo per inserirli. Vi invitiamo a controllare periodicamente il sito www.lafeltrinelli.it per eventuali novità e aggiornamenti.
Per le vendite di prodotti da terze parti, ciascun venditore si assume la piena e diretta responsabilità per la commercializzazione del prodotto e per la sua conformità al Regolamento UE 988/2023, nonché alle normative nazionali ed europee vigenti.
Per informazioni sulla sicurezza dei prodotti, contattare productsafety@feltrinelli.it