La scrittura di Kent Haruf è semplice ma profondamente evocativa, capace di raccontare sentimenti e solitudini senza mai risultare pesante o artificiosa. Ho amato il modo in cui descrive la quotidianità dei protagonisti, una vita apparentemente normale che nasconde emozioni, desideri e paure universali. Quello che colpisce di più è la delicatezza con cui vengono trattati temi come la vecchiaia, la solitudine e l’amore tardivo: niente drammi esasperati, solo verità silenziose che parlano direttamente all’anima del lettore. È un libro che ti fa riflettere, sorridere e commuoverti allo stesso tempo. Per chi cerca una storia di vita reale, autentica e toccante, questo romanzo è una lettura imprescindibile, capace di restare nella memoria anche dopo aver chiuso l’ultima pagina.
Le nostre anime di notte. Nuova ediz.
Una nuova edizione ampliata di Le nostre anime di notte, con testi inediti e una prefazione di Lella Costa.
È nella cittadina di Holt, Colorado, che un giorno Addie Moore rende una visita inaspettata al vicino di casa, Louis Waters. I due sono entrambi in là con gli anni, vedovi, e le loro giornate si sono svuotate di incombenze e occasioni. La proposta di Addie è scandalosa e diretta: vuoi passare le notti da me? Inizia così una storia di intimità, amicizia e amore, fatta di racconti sussurrati alla luce delle stelle e piccoli gesti di premura.
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Anno edizione:2024
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In commercio dal:7 maggio 2024
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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lu 22 settembre 2025
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LaFrancyCi 05 settembre 2025Romanzo delicato
Un romanzo breve, delicato come una carezza. Molto tenero. Una piccola coccola che si legge in maniera scorrevole
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ErMan79 02 settembre 2025Mea Culpa
Attratto da vari gruppi social che tessevano lodi sperticate per Haruf, ho voluto provare con un romanzo "ben recensito" (per quanto questo possa contare) e non facente parte di trilogie (onde evitare di trovarmi nel mezzo di una narrazione di cui non conosco gli esordi ed il finale). Scritto davvero molto bene, immersivo, profondo nelle riflessioni e verosimile nei dialoghi, non lo inserisco nel novero delle letture indimenticabili perché la storia, in sé, l'ho trovata un po' noiosa. Mea culpa perché era nelle premesse, sarebbe ingiusto dirmi poi sorpreso. Per riflettere sul tema della perdita, della solitudine, della purezza dei sentimenti e dei pregiudizi che li minacciano (e di come questi tragicamente traggano forza dalla fonte più che dalla ragione) secondo me - ripeto: secondo me - poteva essere strutturata una vicenda un tantinello più movimentata. Detto questo, ho sorriso e mi sono rabbuiato insieme ai protagonisti, perciò per me la narrazione ha comunque funzionato. Se si è disposti ad accettare un po' di lentezza, si può ottenere tanto da questo romanzo. Leggerò ancora di Haruf.
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