Senza parole. Semplicemente meraviglioso. Una volta finito vorrete rileggerlo daccapo
Non è un paese per vecchi
I destini di tre uomini in un mondo dove solo gli spietati sopravvivono e dove si può scegliere soltanto «in quale ordine abbandonare la propria vita».
Nel Texas di oggi, lungo il confine con il Messico, si incrociano i destini di tre uomini. Uno di loro sta fuggendo con una borsa piena di soldi, gli altri due lo inseguono. Llewelyn Moss, un reduce del Vietnam, si è ritrovato sul luogo affollato di cadaveri di una battaglia fra narcotrafficanti e ha colto al volo un'occasione troppo grande per lui. Sulle sue tracce si muovono Anton Chigurh, un assassino psicopatico con una pericolosa filosofia della giustizia, e lo sceriffo Bell, un uomo del passato che non sa farsi una ragione della ferocia del presente. Il destino di Moss dipende da quale dei due inseguitori lo troverà per primo. Un romanzo crudo e implacabile come una premonizione di tragedia, che riporta il lettore in quei paesaggi del Sudest degli Stati Uniti dove i vecchi valori hanno ceduto il passo a una violenza cieca e incontrollata. Dove vivono uomini che, «se uno li ammazzasse tutti, toccherebbe costruire una dépendance dell'inferno».
-
Autore:
-
Traduttore:
-
Editore:
-
Collana:
-
Edizione:1
-
Anno edizione:2017

Non è un paese per vecchi
Non è un paese per vecchi di Cormac McCarthy edi to da Einaudi è un libro reso immortale dal film capolavoro dei fratelli Cohen, vincitore di ben quattro premi Oscar. Ma, credetemi, l'intensità del film è nulla se paragonata a quella del libro. É un continuo crescendo di suspense e di violenza, che lascia presagire quella che sarà la tragedia finale. Il destino del protagonista Moss sarà segnato da chi riuscirà a trovarlo prima, se il killer psicopatico Anton oppure lo sceriffo Bell. È un libro che ci lascia riflettere su quella che è la decadenza del mondo, su quella che è la decadenza dei valori in questo mondo e sul ruolo sempre più predominante della violenza all'interno della società attuale. Cormac McCarthy conferma la sua scrittura figlia della più potente scuola americana cruda, vera e ironica e ancora mi risuona in mente questa frase "Sto per fare una cazzata grande quanto una casa, ma voglio farla comunque. Se non torno da mia madre ditele che le ho voluto bene. - Tua madre è morta - E allora glielo dico io".


Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
-
sil_01 26 settembre 2025
-
Andrea 22 settembre 2025Gran bel libro
Questo è davvero un gran bel libro, un noir a tratti crudo, ma molto introspettivo e coinvolgente. È curioso come lo abbia scelto, in quanto, nel soddisfare le mie curiosità librarie, ho letto i libri consigliati da Stephen King, tra i quali c' era appunto questo capolavoro di Cormac McCarthy. Decisamente da leggere!
-
Antonio Poso Zurlo 21 agosto 2025
Lo sguardo disilluso di McCarthy si posa, implacabile, su una umanità senza rotta, che naviga a vista, su una realtà alla deriva, ormai inadeguata per i valori del passato e per i loro portatori, per i "vecchi", che neppure hanno contezza di come son finiti in un presente troppo criptico per loro, ma che, pur tuttavia, hanno concorso a realizzare, scelta dopo scelta, omissione dopo omissione. La storia è quella di una caccia all'uomo, in cui la "preda" si ritrova casualmente nel territorio dei suoi cacciatori, mossa da un ardito egoismo e dalla sopravvalutazione delle proprie capacità: il luogo apocalittico di un massacro tra bande di narcotrafficanti, con una borsa piena di dollari. Sulle sue tracce sono sguinzagliati il bene e il male, impersonificati nello sceriffo Bell e in Anton Chigurh, recentemente eletto il personaggio più psicopatico del cinema (nella celebre trasposizione in cui è interpretato da Javier Bardem), con un senso tutto personale della giustizia, della morale e dell'onore, al punto da concedersi (e concedere) quale unica deroga, alla decisione di uccidere, il lancio di una moneta e la scommessa sul testa/croce. Il campo lungo della narrazione, sempre diretta e verista, mostra uno spaccato sociale stranito e straniante, in cui si è in balia di un progressivo e inarrestabile decadimento valoriale; in cui le cose capitano come capitano; in cui i giovani son troppo imbelli e i vecchi troppo disorientati da un presente che non si capacitano essere la continuazione del loro passato. Lo sceriffo Bell, in una spola tra racconto e introspezione, assurge a lettore critico, forse anche a censore, prima di se stesso e poi degli altri: perché non bisogna mai andare troppo lontano per cercare le cause del declino.
Le schede prodotto sono aggiornate in conformità al Regolamento UE 988/2023. Laddove ci fossero taluni dati non disponibili per ragioni indipendenti da Feltrinelli, vi informiamo che stiamo compiendo ogni ragionevole sforzo per inserirli. Vi invitiamo a controllare periodicamente il sito www.lafeltrinelli.it per eventuali novità e aggiornamenti.
Per le vendite di prodotti da terze parti, ciascun venditore si assume la piena e diretta responsabilità per la commercializzazione del prodotto e per la sua conformità al Regolamento UE 988/2023, nonché alle normative nazionali ed europee vigenti.
Per informazioni sulla sicurezza dei prodotti, contattare productsafety@feltrinelli.it