Elizabeth Hardwick è stata una scrittrice, critica letteraria e saggista statunitense, tra le voci più raffinate e influenti del pensiero letterario americano del Novecento.
Dopo la laurea all’Università del Kentucky e un periodo di studi alla Columbia University, si trasferì a New York, dove il contrasto tra le sue origini del Sud e la vita metropolitana ispirò il suo romanzo d’esordio, The Ghostly Lover (1945). Seguì The Simple Truth (1955), ambientato in un’università di provincia, e soprattutto Sleepless Nights (1979), considerato il suo capolavoro: un’opera in parte autobiografica che esplora con tono lirico e frammentario la memoria, il desiderio e la solitudine femminile.
Collaboratrice di riviste come Partisan Review e Harper’s, Hardwick fu cofondatrice, nel 1963, della New York Review of Books, che divenne la piattaforma privilegiata per la sua critica letteraria, acuta e profondamente etica. Tra le sue opere saggistiche più importanti figurano A View of My Own (1962), Seduction and Betrayal: Women and Literature (1974) e Sight-Readings (1998), insieme a una biografia di Herman Melville (2000). La sua prosa, elegante e lucida, unisce introspezione personale e rigore analitico, restituendo la complessità della condizione femminile e dell’intellettuale nel mondo moderno.