Intermezzo. Ediz. italiana

sally rooney non mi convince mai del tutto. mi piacciono le storie, ma spesso trovo difficile leggere la sua scrittura.

Qualcosa cambia nell’universo letterario di Sally Rooney. Intanto il focus principale è su due figure maschili, le cui dinamiche interiori sono rese con ‘voci’ ben differenziate sul piano stilistico (a riguardo, contestare la scorrettezza grammaticale del flusso di coscienza di Peter è risibile). Le relazioni sentimentali sono sempre in primo piano, ma quelle amicali lasciano spazio alle parentali, declinate in modo conflittuale. Il lutto e la perdita sono il punto di avvio di una resa dei conti con sé e con l’altro, percorso che oscilla tra autodistruzione e possibilità di crescita e cambiamento. Il gioco della parti prevede due livelli generazionali: trentenni professionalmente integrati e insoddisfatti, preda dei primi rimpianti e in cerca di nuova vitalità; ventenni economicamente precari, eppure volitivi e capaci di sguardi lucidi e analitici, dietro una falsa apparenza di remissività. Il sesso è sempre una chiave di volta nelle relazioni, mentre le parole risultano spesso insufficienti o fuorvianti (en passant si disquisisce della logica formale del linguaggio, citando Wittgenstein). Le divagazioni sui massimi sistemi puntano alle disuguaglianze sociali e alla natura immateriale dei lavori della modernità. Si torna a ipotizzare la possibilità di un amore non esclusivo e sullo sfondo restano i dilemmi religiosi, una fede incerta che cerca riscontri nell’estetica e nell’etica. Si desiderano regole per affrontare l’esistenza, quasi fosse una partita a scacchi: in un sistema di norme condivise e strategie apprese, però, occorre saper adattare le mosse al contesto, accettare l’imprevidibilità e affidarsi talvolta all’intuito. Come afferma Peter nel finale: ‘Non sempre funziona, ma faccio del mio meglio. Vedi come va. Continua comunque a vivere’.

Non uno dei migliori libri di Sally Rooney ma ho apprezzato la complessità dei personaggi.