Laureato in Ingegneria all'École Centrale di Lione, partecipa alla Resistenza. Deportato ad Auschwitz, viene assegnato alla Union Werk, la fabbrica di armi. Liberato dagli americani nel maggio del 1945, torna a Lione dove riprende gli studi. Dal 1949 al 1988 lavora per Gaz de France. A partire dagli anni Ottanta decide di impegnarsi per diffondere la propria testimonianza, soprattutto ai giovani, per contrastare ogni tentativo di negazionismo. Dal 2008 è presidente dell'UDA (Union des déportés d'Auschwitz). Nel 2019 pubblica La speranza di un bacio ci ha salvato (Tre60).