(Roma 1835 - Firenze 1927) filologo italiano. Insegnò nelle università di Pisa, Firenze e Roma. Si interessò di storia della letteratura, di folclore, di linguistica, di archeologia ecc. Tra le sue opere: Saggi dei dialetti greci dell’Italia meridionale (1866), Edipo e la mitologia comparata (1867), Il Kalevala o la poesia tradizionale dei Finni (1899). Ma il suo contributo più originale è Virgilio nel medioevo (2 voll., 1872), dove dimostra il grande debito della cultura medievale nei confronti della cultura classica, che egli considerava non separate da nette cesure.