Baek Sehee racconta a uno psichiatra dei suoi problemi legati alla depressione, trasformando le loro sedute in un memoir. Sapere che tutto quello che c'è scritto non è solo frutto dell'immaginazione, ma qualcosa di realmente accaduto ti permette di immedesimarti nell'autrice, e di riconoscere nei suoi problemi anche qualcosa di tuo. Mi è piaciuto molto.
Vorrei farla finita, ma anche mangiare toppokki
Trascrivendo le sedute settimanali, Baek racconta con semplicità e ironia le difficoltà che si trova ad affrontare giorno dopo giorno. Un libro sincero, in cui è facile riconoscersi, un memoir che parla a tutti con verità e sentimento.
Psichiatra: Come mai è qui? Io: Mi sento... come dire... un po' depressa. Vuole qualche dettaglio in più? Baek Sehee è giovane, ha una laurea in Scrittura creativa e lavora per una casa editrice: ha una vita apparentemente serena, una carriera che dovrebbe farla sentire appagata. Eppure un forte malessere esistenziale l'accompagna, impedendole di vivere pienamente i rapporti di amicizia, l'amore, i successi lavorativi. Baek si rivolge a uno psichiatra e scopre di soffrire di distimia, una forma più lieve di depressione ma con sintomi persistenti.
-
Autore:
-
Traduttore:
-
Editore:
-
Collana:
-
Anno edizione:2025
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
-
Nunzia 11 settembre 2025Ti fa sentire capito
-
CLAUDIA 02 gennaio 2025Coreano
Il libro già dalle prime pagine mi ha rapita nella lettura e mi ha coinvolta nel pieno della sofferenza della distimia. Mi è piaciuto molto e lo reputo abbastanza profondo, anche se devo ammettere che mi sarei aspettata di più dallo psichiatra, come lui stesso ammette a fine diario. Mi sono piaciute molto le riflessioni della protagonista nell’intermezzo dei capitoli e quelle finali, davvero piacevoli da leggere che le conferiscono quella “folle normalità” che ci accomuna. Lo consiglio agli amanti della psicologia. Verso metà libro le sedute le ho trovate un tantino ripetitive. Lo stile di scrittura non è eccelso, ma questo non guasta, perchè l’intento del libro è un altro; in fondo è un diario di terapia e la bellezza è condividere empaticamente con i pensieri e vissuti quasi ordinari dell’autrice e ovviamente far conoscere questa patologia. Non credo sia un libro tipicamente coreano, anzi si adatta tranquillamente alla nostra società. Se prima della lettura non avessi saputo l’autrice del libro, non avrei mai indivinato la sua nazionalità. Quindi consigliatissimo.
-
Tania 07 dicembre 2024Terapeutico
Ho portato questo libro anche in terapia, perché su tantissimi punti mi sentivo analizzata e volevo capirne il motivo. Decisamente un bel libro. Lo consiglio tantissimo
Le schede prodotto sono aggiornate in conformità al Regolamento UE 988/2023. Laddove ci fossero taluni dati non disponibili per ragioni indipendenti da Feltrinelli, vi informiamo che stiamo compiendo ogni ragionevole sforzo per inserirli. Vi invitiamo a controllare periodicamente il sito www.lafeltrinelli.it per eventuali novità e aggiornamenti.
Per le vendite di prodotti da terze parti, ciascun venditore si assume la piena e diretta responsabilità per la commercializzazione del prodotto e per la sua conformità al Regolamento UE 988/2023, nonché alle normative nazionali ed europee vigenti.
Per informazioni sulla sicurezza dei prodotti, contattare productsafety@feltrinelli.it