Cos’è il Weird?
Il Weird è il territorio del perturbante, dove la realtà vacilla e l’impossibile si insinua tra le crepe dell’ordinario. È il lato più inquieto del fantastico, in cui la logica si incrina e l’immaginazione diventa minaccia. Nella letteratura weird, l’inspiegabile non è solo un evento: è una presenza costante, un’ombra che deforma il mondo e il pensiero di chi lo abita. I lettori si trovano davanti a storie che non cercano di rassicurare, ma di disorientare, aprendo varchi verso ciò che la mente non riesce a contenere. È un genere che non spaventa con mostri visibili, ma con il dubbio che il mondo non sia mai stato come credevamo.
Quali sono i temi principali?
Al centro della weird fiction c’è l’incontro con l’ignoto — un ignoto che non chiede di essere spiegato, ma accettato nella sua totale alterità. Le narrazioni si muovono su confini porosi: tra scienza e superstizione, tra razionale e mistico, tra umano e cosmico. L’orrore è mentale, insinuante, e nasce dallo smarrimento di fronte a forze che oltrepassano ogni comprensione. I temi più ricorrenti includono il cosmico e l’inconoscibile, la perdita dell’identità, la trasformazione della realtà, e l’intrusione dell’“altro” in spazi quotidiani. Il paesaggio stesso — maree di nebbia, città vive, geometrie impossibili — diventa personaggio, partecipe dell’inquietudine che permea ogni cosa.
Come sono i personaggi caratteristici?
I protagonisti del Weird sono testimoni fragili di una verità che li supera. Scienziati, esploratori, visionari o semplici individui comuni, si trovano ad affrontare eventi che dissolvono la loro percezione del reale. Ossessionati dalla ricerca del senso, finiscono intrappolati in un labirinto di rivelazioni e metamorfosi. Spesso isolati, incapaci di comunicare l’esperienza vissuta, diventano simboli della nostra impotenza di fronte all’immensità del mistero. In loro, il lettore riconosce il brivido dell’abisso e la vertigine di un mondo che continua a sfuggirci — anche quando pensiamo di conoscerlo.