Cos’è il manga di fantascienza?
Radicato nelle intuizioni pionieristiche di Osamu Tezuka, il manga di fantascienza è uno dei generi più versatili e visionari del panorama giapponese. Nato per interrogare l’impatto della tecnologia sull’identità umana, ha saputo evolversi in mille direzioni, dalla distopia sociale al viaggio spaziale, dalla bioingegneria alla speculazione filosofica. In opere come Blame!, la città si fa labirinto senza centro, dove l’uomo è un frammento perduto nel sistema. Altre storie scelgono invece la dimensione concreta del lavoro nello spazio, come Planetes, dove la conquista dell’orbita è anche una questione di sogni personali e conflitti terrestri. Accanto a questi filoni principali, il genere si apre a due declinazioni fondamentali: il Cyberpunk, che mette in scena società iperconnesse e corpi ibridi, e i Mecha, dove i robot giganti diventano metafora visiva delle contraddizioni dell’umano.
Quali sono i temi principali?
Il cuore del manga di fantascienza è una tensione continua tra uomo e sistema. L’evoluzione tecnologica non è mai neutra: cambia il corpo, la memoria, i legami, il concetto stesso di coscienza. Alcuni racconti si concentrano sulla deriva distopica del controllo, altri su una più intima perdita di sé. Temi come il superamento del corpo biologico, l’intelligenza artificiale, la crisi dell’identità sono onnipresenti. Anche quando la storia si muove su binari realistici o introspettivi, come in 20th Century Boys, la domanda di fondo resta invariata: cosa ci resta, quando il mondo che conoscevamo si è già trasformato in altro?
Come sono i personaggi caratteristici?
I protagonisti si muovono ai margini del sistema: non sono salvatori, ma sopravvissuti. Possono essere androidi, tecnici, ribelli, bambini mutanti o adulti disillusi. Non lottano sempre per cambiare il mondo, ma per trovare un posto in cui avere ancora un senso. Anche nei manga più cupi, resta viva una traccia di umanità, come fosse un codice primario, da decifrare o custodire. In ogni caso, i personaggi della fantascienza non affrontano solo mostri o virus o intelligenze fuori controllo, ma soprattutto il rischio di non riconoscersi più - negli altri, nel corpo, nella memoria.