Una delle migliori caratteristiche dei romanzi di Bistolfi è sicuramente la garbata leggerezza con cui riesce a trattare anche gli argomenti più scabrosi: questa volta si tratta di una morte, quella di Maria Scartoccio, a dir poco violenta, ma con tutta probabilità incidentale. Ma la defunta nascondeva molti segreti, non solo suoi ma anche dei numerosi inquilini del palazzo dai quali passava ogni mese a riscuotere il fitto con metodi non proprio ortodossi. Personaggi azzeccati e descritti con arguzia, si incontrano e "scontrano" per le scale e i pianerottoli del condominio, teatro degli eventi, allacciando nuove relazioni, riesumando vecchi rancori e intessendo trame destinate per lo più a naufragare. Dramma e ironia sono miscelati alla perfezione e il risultato è un godibilissimo "giallo di quartiere" a cui l'autore riesce a dare come di consueto un epilogo rassicurante.
Lo strano caso di Maria Scartoccio. Ovvero, un brutto fatto di cronaca a Sestri Ponente
«Un noir ironico, con una scrittura garbata che restituisce un mondo d'altri tempi.» - Il Venerdì di Repubblica
«Renzo Bistolfi dosa perfettamente ironia e "drammaticità" in un equilibrio che fa sorrider anche quando meno te lo aspetti. E un finale per nulla scontato.» - la Repubblica
Sestri Ponente, novembre 1956. La palazzina di via D'Andrade ospita un campionario di umanità molto varia: la sarta laboriosa aiutata da una giovane apprendista timida e bella; l'oste truffaldino; la vedova insolvente con il figlio dalle spalle larghe, la vita stretta e poca voglia di faticare; la cinquantenne con tanti figli ma nessun marito. Tutti sanno tutto - o quasi - di tutti. Alcuni sono amici, altri si sopportano, tutti si danno una mano per affrontare le ristrettezze. E c'è una cosa che unisce indissolubilmente gli abitanti di via D'Andrade: l'odio per la loro padrona di casa, la Maria Scartoccio. Ogni 5 del mese fa il giro degli appartamenti per riscuotere gli affitti e alla fine della giornata non c'è un inquilino che si addormenti con il sorriso. Così, quando Maria Scartoccio viene trovata morta in casa sua, vittima di quello che sembra un grottesco incidente, tutta la palazzina tira un enorme sospiro di sollievo. Forse, però, non è stato un incidente. Renzo Bistolfi ci racconta con ironia e partecipazione le atmosfere, i luoghi e le vicende di un tempo che ci sembra ormai remoto, ridando vita e corpo a personaggi e sentimenti capaci di suscitare nel lettore divertito un sorriso di nostalgia.
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Anno edizione:2023
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Formato:Tascabile
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Patrizia 06 maggio 2023
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viola dagnino 07 gennaio 2021
Quando la normalità delle abitudinarie casalinghe genovesi ( del 1956) ti tengono incollata ad un libro vuol dire che questo è scritto davvero bene. Bello. Semplicemente bello. Scritto bene e scorrevole . Personaggi che in qualche modo tutti abbiamo conosciuto nel nostro quotidiano e che ti fanno sorridere durante la lettura . Consigliato di vero cuore
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FRANCESCA ORLANDINI NOLASCO 01 dicembre 2017
In questo romanzo non ci sono più le Signorine Devoto, ma sono felicemente sostituite da una pletora di personaggi nei quali ho ritrovato, qui e là, vecchi vicini di casa impiccioni, zie, le mitiche sartine, ragazzotti svogliati... La storia che sembra un po' banalotta fino ad un certo punto, poi diventa decisamente originale. Nel complesso un libro leggero ma ben scritto e avvolgente
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