Ho divorato questo nuovo episodio di Rocco Schiavone. Bellissimo l'intreccio poliziesco. ma soprattutto l'introspezione del personaggio sulla solitudine, la tristezza, la felicità e l'amore. Da leggere assolutamente
Sotto mentite spoglie
Passo dopo passo, però, anche se stanco, amareggiato, arrabbiato, Rocco Schiavone continua a guardare il mondo con gli occhi socchiusi, a indignarsi, a tenere insieme il cuore e il cervello, la memoria e il futuro.
«Nel nuovo giallo di Antonio Manzini, il suo vicequestore deve vedersela con una rapina, un cadavere in un laghetto, un chimico sparito e soprattutto con il Natale (che detesta). Ma sul fronte sentimentale arriva una storia appassionata.» - Severino Colombo, La Lettura
Ad Aosta è quasi Natale. Una stagione difficile, per Rocco Schiavone, e non solo per lui. Un periodo dell’anno che da sempre con le sue usanze svetta nella nota classifica affissa in Questura. Tutto sembra andare male. Ovunque nelle strade si esibiscono cori di dilettanti che cantano in ogni momento della giornata. La città è preda di lucine a intermittenza, della puzza di fritto, dell’agitazione dovuta all’acquisto compulsivo. Lampeggiano vetrine e finestre, auto e antifurti. Di fronte ai negozi, pupazzi di raso e fiamme di stoffa si agitano al soffio dell’aria calda dimenando braccia, teste e lingue. Non c’è da aspettarsi niente di buono. E infatti. Una rapina finisce nel peggiore dei modi possibili, coprendo Rocco di ridicolo, fin sui giornali. Un cadavere senza nome viene ritrovato in un lago, incatenato a 150 chili di pesi. Un chimico di un’azienda farmaceutica sparisce senza lasciare traccia. Rocco non parla più con Marina. E nevica. Eppure qualcosa si muove. Sandra sta meglio, sta per uscire dall’ospedale. Piccoli spiragli, rari sorrisi, la squadra, come la chiama Rocco con un filo di sarcasmo, sembra crescere, i colleghi migliorano, i superiori comprendono. Schiavone a tratti sembra trovare le energie per affrontare gli eventi che si susseguono, le difficoltà che si porta dentro, e poi quello slancio svanisce e ancora si riforma. Il vicequestore entra ed esce dalla sua oscurità, a volte il sole lo aspetta, quasi sempre il cielo è plumbeo, una promessa di neve e di gelo.
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Anno edizione:2025
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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eli 20 novembre 2025Da non perdere
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Betty 20 novembre 2025Grazie Manzini
Grazie Manzini, perché quella di Rocco Schiavone è una delle rarissime serie che non si ammoscia su sé stessa dopo poche puntate ma anzi, è sempre più coinvolgente ed interessante. Sarà il carismatico protagonista, pieno di dubbi e di dolori, sarà la squadra un pò scalcinata ma fedele alla causa, sta di fatto che ogni nuovo libro è un rinnovato piacere. E quindi mille grazie ad Antonio Manzini, e lunga vita (letteraria) al vicequestore Rocco Schiavone.
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n.d. 16 novembre 2025
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