Una sera tra amici a Jinbochō è il seguito de I miei giorni alla libreria Morisaki, un romanzo che mi aveva profondamente appassionata e che mi aveva trascinata tra le vicende di una piccola libreria dell’usato, situata nel cuore di uno dei quartieri più suggestivi del Giappone: a Jinbochō, per la precisione, “il quartiere di librerie più grande del mondo, dove il tempo sembra essersi fermato”. “Il ritmo lento che abita il quartiere si sposa, in un connubio scoppiettante, con le personalità bizzarre che lo frequentano.” Partendo proprio dalle persone che gravitano attorno alla libreria, il nuovo libro riprende il filo della storia qualche mese dopo la conclusione del precedente e ci mostra come la vita dei personaggi abbia iniziato a mutare. Ogni capitolo custodisce un frammento, una breve storia narrata sempre attraverso gli occhi di Takako; eppure tutto continua a ruotare attorno alla libreria Morisaki, come se quel luogo fosse il centro invisibile di ogni legame. Ancora una volta veniamo accolti in un ambiente familiare, intimo, dove ogni scaffale e ogni pagina respirano affetto e memoria. Comprendiamo quanto i proprietari della libreria – gli zii di Takako – siano figure imprescindibili nella sua vita. Per chi non ha letto il primo libro, il legame che unisce Takako a sua zia Momoko e a suo zio Satoru potrebbe sembrare sfuggente, quasi enigmatico. Ma è proprio in queste relazioni, e soprattutto nella figura di Momoko – dura e vulcanica, eppure traboccante di forza vitale – che si cela l’anima del racconto. In queste pagine non si parla soltanto di libri o di ricordi condivisi, ma anche della perdita: del peso sottile e struggente che accompagna il dover andare avanti, lasciando indietro chi abbiamo amato. “Continua a prenderti cura della libreria Morisaki. Quel posto è la prova tangibile che noi due insieme siamo esistiti.” È una storia che ci ricorda come si possa continuare a vivere senza le persone care, portandole però sempre con sé, come un sussurro che non smette di abitare il cuore.
Una sera tra amici a Jinbocho
Tōkyō, una piccola libreria che conserva i ricordi e le emozioni di chi la frequenta. Una storia poetica e che fa del bene, sul potere della condivisione. Un caso editoriale, dopo il successo di I miei giorni alla libreria Morisaki.
«Continua a prenderti cura della libreria Morisaki. Quel posto è la prova tangibile che noi due insieme siamo esistiti.»
A Tōkyō c’è un quartiere che raccoglie il più alto numero di librerie al mondo. Si chiama Jinbōchō. Gli amanti dei libri possono trovarci di tutto, dai romanzi dell’epoca Meiji ai copioni teatrali e vecchie mappe, e i cacciatori di edizioni rare fanno base qui. La libreria Morisaki, un piccolo negozio familiare specializzato in letteratura giapponese moderna, riesce a ospitare a malapena cinque persone insieme. I libri si affollano in ogni angolo e, all’arrivo di un cliente, dal bancone fa subito capolino il proprietario, Satoru. Ad aiutarlo ci sono la moglie Momoko e la nipote Takako, che in cambio di qualche ora di lavoro si trasferisce al piano di sopra della libreria per ritrovare se stessa. Takako scopre così una vita nuova, fatta di letture appassionanti, lettori mai sazi e nuovi amici. Soprattutto, si accorge di non essere più sola in mezzo a tutto il grigio di Tōkyō. Perché una libreria – ha scoperto – è popolata di molte più storie rispetto a quelle contenute nei libri. E quelle storie creano legami fortissimi. Come segno di gratitudine, Takako regala un viaggio agli zii, impegnandosi a sostituirli mentre sono via. Tutto sembra andare a gonfie vele, ma allora perché Satoru si comporta in modo così strano? E cosa vuole quella donna con l’ombrello rosso in fondo alla strada?
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Anno edizione:2025
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Marti97 04 settembre 2025un rifugio per l’anima
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Lorenza 02 settembre 2025adorato 🤩
non vedevo l'ora di leggere il secondo volume 😍ho apprezzato di più questo secondo libro incentrato di più sul tema libri e il famoso quartiere giapponese delle librerie senza togliere spazio alla storia, alle emozioni di ogni protagonista con la loro storia. commovente la parte finale e come nell'altro libro è stato bello leggere di libri che danno un aiuto in modi diversi ad ogni personaggio con i loro problemi. super consigliato 🥰un altro libro super coccola 🥰
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FG 02 settembre 2025divertente
“Una sera tra amici a Jinbōchō” è un romanzo delicato e accogliente, ideale per chi ama le letture tranquille, riflessive, e cariche di affetto per i libri e per le piccole comunità. Un perfetto compagno per chi desidera un’immersione dolce in un angolo di Tokyo quasi fuori dalla frenesia quotidiana.
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