Un libro del quale ho capito che, una volta terminato, mi ha avrebbe lasciato un forte senso di nostalgia e speranza. I protagonisti sono giovani adolescenti che ripercorrono i propri traumi in un Centro specializzato; si mettono in gioco con profonda sincerità e autenticità; portano fuori il bisogno radicale di essere ascoltati, accolti, non giudicati ma “visti” e amati per quello che sono. La vita puoi essere un percorso veramente doloroso che lascia ferite e cicatrici sempre pronte ad aprirsi. Nel cammino dell’esistere non si danno mai ricette preconfezionate per non soffrire, non esistono diagnosi certe per “guarire”… Guarire da che poi!? L’autrice ci chiede di riflettere e porci in ascolto del grido più o meno silenzioso che i ragazzi ci rivolgono. Sono persone, sono storie che vanno ascoltata, accompagnate, narrate. Possiamo solo farci prossimi accanto a loro ed Esserci.
Qualcosa che brilla
Con Qualcosa che brilla Michela Marzano illumina con sincerità disarmante il disagio di una generazione a cui il mondo sembra aver rubato tutto. Attraverso la voce di chi cura con la parola, accompagna gli adolescenti – e chi li ama – nel difficile viaggio verso l’età adulta. Perché ognuno di noi è una storia che ha bisogno di essere raccontata. Unica, proprio perché imperfetta.
Quando gli chiedono qual è il problema con gli adolescenti di oggi, il dottor Mauro Rolli non sa cosa rispondere. Alle diagnosi facili e alle etichette ha sempre preferito l’ascolto: leggere gli sguardi, interpretare il linguaggio del corpo. Dopo un inizio in ospedale, ha abbandonato la carriera in psichiatria, mettendone in discussione i metodi di cura. Per questo ha fondato a Roma il Centro La Ginestra, uno spazio di accoglienza e dialogo, dove i ragazzi si sentono finalmente visti. Mauro non cura dall’alto: si siede accanto a loro. Li ascolta. Li vede nella loro fragilità assoluta, anche quando non riescono a dire cos'hanno, anche quando le parole si spezzano in gola e la sofferenza è una cappa di buio. C'è Sara, che si rifiuta di uscire di casa. Irene, in guerra continua col cibo. Clara, che ruba. E poi Gianpaolo, Noemi, Sandra, Viola, Luca. Parlare e ascoltare li fa sentire meno soli. E quando serve, Mauro incontra anche i loro genitori. Li aiuta a capire, a non aver paura, ad accettare. Nessuno lo sa meglio di lui, segnato vent’anni prima dall'incontro con Arianna, una paziente che non ha mai dimenticato. Ora Arianna è tornata, come collega. E Mauro deve trovare la forza di curare anche le sue, di ferite, senza rinunciare ai propri sogni.
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Anno edizione:2025
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Manu83 09 novembre 2025Bellissimo e profondo
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