Il nocciolo della vacuità
Agli inizi degli anni Duemila, Thich Nhat Hanh tenne due lunghi ritiri, durante i quali offrì insegnamenti su una selezione di capitoli dalle "Stanze sulla Via di mezzo", una delle opere più significative di tutta la letteratura buddhista. Composta nel II secolo d.C. dal monaco e filosofo Nagarjuna, figura leggendaria che eccede qualsiasi tentativo di definizione, questa pietra miliare del sapere è il tentativo dell'autore di tornare alle origini del pensiero del Buddha, in un momento storico in cui le svariate scuole sembravano essersi allontanate dalla purezza originaria delle prime predicazioni. L'opera custodisce un messaggio di emancipazione, capace di eradicare ogni forma di sterile e vana speculazione dottrinale e di mostrare in cosa consista la retta visione della realtà. Sono versi notoriamente complessi in grado di insegnarci a raggiungere libertà e felicità. Sono squisiti come il gheriglio di una noce, ma per gustare il sapore di questa fragrante saggezza è necessario rompere il guscio che la protegge. Le parole di Thich Nhat Hanh a commento di questi versi sono come uno schiaccianoci: permettono di seguire l'argomentare di un pensatore straordinario e di accedere a una comprensione profonda del reale, oltre la nostra ignoranza quotidiana, che è l'incapacità di guardare le cose come realmente sono, prive di un sé separato. Nagarjuna e Thich Nhat Hanh ci invitano a scardinare la percezione che i fenomeni che ci circondano siano indipendenti, eterni e immutabili e a riflettere su nascita/morte, prima/dopo, essere/non-essere; nessuna di queste dicotomie esiste di per sé, sono tutte designazioni convenzionali, false ancore a cui ci aggrappiamo per consuetudine e che condizionano il nostro vivere. Solo la reciprocità esiste: "Questo è, perché quello è". È questa la rivoluzione necessaria per disintegrare le catene della visione errata che ci tiene schiavi della sofferenza, avvinti al dolore, e che ci preclude di essere liberi. Una nuvola che c'è e poi scompare, un fiore che sboccia, la perdita di chi amiamo, ogni fenomeno che ci circonda va riconosciuto come interdipendente e impermanente. Le "Stanze sulla Via di mezzo" di Nagarjuna sono un'opera in cui cuore e intelletto si intrecciano in un dialogo profondo e indivisibile. Attraverso il limpido e avvolgente commentario di Thich Nhat Hanh, questi versi millenari si rivelano nella loro forza trasformativa, diventando accessibili a chi è pronto a mettere in discussione ogni certezza. Perché solo chi è davvero disposto a lasciar andare le sue convinzioni può sperimentare la pienezza della libertà.
-
Autore:
-
Traduttore:
-
Editore:
-
Formato:
-
Testo in Italiano
-
Cloud:
Formato:
Gli eBook venduti da Feltrinelli.it sono in formato ePub e possono essere protetti da Adobe DRM. In caso di download di un file protetto da DRM si otterrà un file in formato .acs, (Adobe Content Server Message), che dovrà essere aperto tramite Adobe Digital Editions e autorizzato tramite un account Adobe, prima di poter essere letto su pc o trasferito su dispositivi compatibili.
Cloud:
Gli eBook venduti da Feltrinelli.it sono sincronizzati automaticamente su tutti i client di lettura Kobo successivamente all’acquisto. Grazie al Cloud Kobo i progressi di lettura, le note, le evidenziazioni vengono salvati e sincronizzati automaticamente su tutti i dispositivi e le APP di lettura Kobo utilizzati per la lettura.
Clicca qui per sapere come scaricare gli ebook utilizzando un pc con sistema operativo Windows