Della letteratura disegnata: un capolavoro da non perdere assolutamente in questa edizione integrale. Consigliato!
No pasarán. Una storia di Max Fridman. Ediz. integrale
Ottobre - dicembre 1938. La Spagna vive giorni terribili. Lasciando la tranquilla Ginevra, Max Fridman affronta un viaggio dentro la tragica realtà della guerra civile alla ricerca di un amico che da tempo non da più notizie di sé. Mentre i combattimenti infuriano, vecchi spettri del passato lo portano a seguirne le tracce fino al fronte, dentro l'ultima sanguinosa battaglia prima della fine: il tragico epilogo durante il quale Fridman, ferito e stanco, si rifiuta di abbandonare malgrado tutto la ricerca del Maggiore Treves, in un sanguinoso crescendo di rischio e tensione che condurrà alla scoperta di un'amara, incancellabile verità.
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Anno edizione:2011
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In commercio dal:19 ottobre 2011
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Edizione fantastica, in un cartonato ricca di apparati redazionali, che riunisce quanto precedentemente proposto in tre volumi da Giardino, e che raccoglie le vicessitudini del protagonista Max Friedman in Spagna nel pieno della Guerra Civile. In linea temporale le vicende trattate si inseriscono dopo a quelle descritte in Rapsodia Ungherese e La Porta d'Oriente, entrambe ovviamente sempre di Giardino, considerate utili per entrare meglio nella psicologia del personaggio e saperne di più della sua storia, ma assolutamente non necessarie per il volume in analisi. L’abilità del Giardino fumettista non si discute, ma quello che mi preme sottolineare è la non scontata cura editoriale dell’opera, ricca di testimonianze di oggi e dell’epoca, utili a capire meglio il periodo e le persone spinte da una forte ideologia antfascista, qui nelle vesti del nascituro regime franchista. Per affinità di tematiche fortemente consigliato anche “I solchi del destino” di Paco Roca.
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Edizione integrale del capolavoro di Giardino, che raccoglie in un solo volume le vicende del protagonista Max Fridman in Spagna nel pieno della Guerra Civile Spagnola, precedentemente pubblicato solo in tre volumi separati. Ma oltre a questo, è da sottolineare la mirabile opera di aggiunta di testimonianze, citazioni e pensieri, utili ad inquadrare meglio il periodo e l'ideologia delle persone che decidevano di muoversi da svariate parti d'Europa al fine di combattere l'ascesa dei fascismi, qui rappresentati dal futuro regime di Francisco Franco. Mi limito a riportare le parole di Giardino nella prefazione del libro: "Non passeranno, dissero. Siamo passati, risposero beffardamente i vincitori. Eppure ancora oggi per ognuno di noi ci sono cose che non possono passare. E se anche riuscissero a passare, non sarà con il mio aiuto. Non con il mio consenso. Nemmeno con il mio silenzio. Facile a dirsi. Certo, prego il cielo che nessuno, me compreso, venga mai messo alla prova. Io non sono affatto sicuro che sarei all’altezza. Ma ci fu chi, costretto a questa prova, non indietreggiò. In quella guerra furono sconfitti." Poco da aggiungere a parole di così forte impatto, se non che a questa lettura consiglio poi di affiancare le altre, nonchè precedenti, "avventure" di Friedman: Rapsodia Ungherese e La Porta d'Oriente, entrambe ovviamente sempre di Giardino.
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