I miei stupidi intenti - Bernardo Zannoni - copertina
I miei stupidi intenti - Bernardo Zannoni - copertina
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Premio Salerno - Libro d'Europa - Supervincitore - 2022
Letteratura: Italia
I miei stupidi intenti
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Descrizione

Vincitore del Premio Campiello 2022 - Premio Bagutta Opera Prima 2022 - Premio Salerno Letteratura 2022 - Premio Fiesole Narrativa Under 40


La storia di un animale, di una faina che scopre il mondo, le sue verità e le sue menzogne. Come fosse un personaggio strappato a Camus, e al tempo stesso a un film della Pixar. Un esordio sorprendente.

«Esistono vari modi di strillare un libro magnifico. Ma solo un modo è giusto per "I miei stupidi intenti": leggetelo, leggete questo romanzo in stato di grazia»Marco Missiroli

Questa è la lunga vita di una faina, raccontata di suo pugno. Fra gli alberi dei boschi, le colline erbose, le tane sotterranee e la campagna soggiogata dall'uomo, si svela la storia di un animale diverso da tutti. Archy nasce una notte d'inverno, assieme ai suoi fratelli: alla madre hanno ucciso il compagno, e si ritrova a doverli crescere da sola. Gli animali in questo libro parlano, usa-no i piatti per il cibo, stoviglie, tavoli, letti, accendono fuochi, ma il loro mondo rimane una lotta per la sopravvivenza, dura e spietata, come d'altronde è la natura. Sono mossi dalle necessità e dall'istinto, il più forte domina e chi perde deve arrangiarsi. È proprio intuendo la debolezza del figlio che la madre baratta Archy per una gallina e mezzo. Il suo nuovo padrone si chiama Solomon, ed è una vecchia volpe piena di segreti, che vive in cima a una collina. Questi cambiamenti sconvolgeranno la vita di Archy: gli amori rubati, la crudeltà quotidiana del vivere, il tempo presente e quello passato si manifesteranno ai suoi occhi con incredibile forza. Fra terrore e meraviglia, con il passare implacabile delle stagioni e il pungolo di nuovi desideri, si schiuderanno fra le sue zampe misteri e segreti. Archy sarà sempre meno animale, un miracolo silenzioso fra le foreste, un'anomalia. A contraltare, tra le pagine di questo libro, il miracolo di una narrazione trascinante, che accompagna il lettore in una dimensione non più umana, proprio quando lo pone di fronte alle domande essenziali del nostro essere uomini e donne. I miei stupidi intenti è un romanzo ambizioso e limpido, ed è stato scritto da un ragazzo di soli venticinque anni. Come un segno di speranza, di futuro, per chi vive di libri.

Dettagli

26 agosto 2021
252 p., Brossura
9788838942303

Valutazioni e recensioni

  • chiara

    Bellissimo, sia la storia ma soprattutto la scrittura. Un ottimo esordio!

  • sbrillantina
    vorresti leggerlo tutto d'un fiato

    incredibile come questo libro abbia potuto farmi mettere nei panni di una faina. una faina che scopre di avere un sentire umano, per così dire. l'ho divorato, provando tantga ansia ma l'ho divorato.

  • DGRR
    Tra bestialità ed umanità: un'esistenza sospesa

    "I miei stupidi intenti" di Bernardo Zannoni è una continua riflessione, pagina dopo pagina, sul senso dell'esistenza, sul suo fine ultimo e su quel che aspetta ogni singola creatura al termine del percorso. Attraverso animali che vogliono non sentirsi più tali e l'acquisizione di conoscenze che stravolgono il loro modo di percepire e di vivere la vita, i personaggi che colorano questo mosaico regalano, quasi volendo fare da contraltare all'ambientazione confortevole e materna del mondo della natura, riflessioni e quesiti taglienti a cui il lettore non sa come rispondere; pugni allo stomaco impossibili da evitare; dubbi; angosce. E al tempo stesso risate; risultati di azioni dettate dagli istinti; zuffe; amori che sbocciano e amori che s'esauriscono. Questo perché i personaggi, e il lettore assieme a loro, si trovano sempre in una strana ma fin troppo familiare via di mezzo tra bestialità ed umanità.

Conosci l'autore

Foto di Bernardo Zannoni

Bernardo Zannoni

1995, Sarzana

Bernardo Zannoni è nato e vive a Sarzana. Con I miei stupidi intenti (Sellerio 2021), il suo primo romanzo, ha vinto il premio Campiello 2022. «Non me l’aspettavo, questa è la mia opera prima e ho già fatto un casino» - ha dichiarato lo scrittore - «Ho cominciato a ventuno anni, poi ho interrotto e quindi ripreso questa storia ambientata in un bosco dove gli animali si comportano come uomini. Volevo fare un romanzo su una volpe, le faine sono un po' come le volpi, ma meno conosciute e così ho pensato: "perché non una faina?" È più originale, meno scontata.»Del 2023 la sua seconda opera, un romanzo di formazione: 25 (Sellerio).

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