(Quetzaltenango 1884-1975) scrittore guatemalteco. Formatosi alla scuola della prosa modernista, ovvero sulla lezione narrativa di Poe e di Barbey d’Aurevilly, creò con L’uomo che sembrava un cavallo (El hombre que parecía un caballo, 1911) un genere di racconto simbolico e allucinato, ma a sfondo morale e quasi religioso, che accosta la psicologia degli uomini e il comportamento degli animali al fine di rilevare il legame che unisce tra loro tutti gli esseri. Tra le altre sue opere: Il signor Monitot (El Señor Monitot, 1922), Manuel Aldaño (1926), oltre al romanzo utopistico Viaggio a Ipando (Viaje a Ipando, 1939) e al lungo racconto satirico-politico L’ambasciatore di Torlania (El embajador de Torlania, 1960).