(Moravské Lieskové 1946) scrittore, sceneggiatore e drammaturgo slovacco. Cresciuto in un ambiente operaio, ha lavorato diversi anni in fabbrica per mantenersi agli studi. Situazioni grottesche, narrate con prosa lucida e asciutta, mettono a nudo l’assurdità dell’esistenza nei racconti di Giorni da cane (1970, nt). L’interesse per gli aspetti bizzarri e patologici che si annidano nel quotidiano è rimasta la sua cifra anche nelle numerose opere successive, bilanciato in seguito da una vena più intimista (Patagonia, 1972; Fine dei giochi, 1984, nt; Il ritorno di Cristo, 1999, nt; Il mio cimitero familiare, 2000, nt; L’apparizione, 2005, nt). È anche autore di poesie (Maranatha, 1996, nt). Poco conosciuto all’estero, è tra gli autori slovacchi viventi più letti in patria.