Il romanzo è intenso e denso di vita e di storia. Nella memoria di molti di noi persistono queste immagini e questi racconti, intravisti e ormai sedimentati, nella forma che Bibbiana Cau qui rappresenta. È la nostra storia sociale, che può essere narrata così nei secoli, con le vessazioni e gli arbitri del potere ben presenti a tutt’oggi – seppure in modo diverso – da una parte, e la forza della consapevolezza e delle risorse dell’umanità schiacciata dall’altra. Nella Nota dell’Autrice tutto questo è chiaramente specificato, e viene anche sottolineato come il romanzo sia frutto di molta ricerca, impostata su diversi piani. Il potente lavoro di ricerca e di analisi è il substrato di un romanzo estremamente interessante. Purtroppo si avverte a volte una caduta nel cosiddetto “stile di genere”: intimismo, eccesso di particolari non necessari, un po’ di moralismo, pedanteria si presentano qua e là, togliendo efficacia ad un romanzo che sarebbe stato sicuramente più vigoroso se più asciutto
La levatrice. Copia autografata
Custode di un sapere antico, una donna lotta per far nascere il futuro. Non è una di loro, Mallena. Un giorno di sedici anni prima è arrivata a Norolani insieme con Jubanne, cui è bastato un attimo per innamorarsi e che l'ha sposata per proteggerla da un destino che gravava su di lei come una condanna. Eppure, per gli abitanti di quel paese dove il maestrale porta il respiro del mare, ormai è diventata un punto di riferimento. Perché Mallena è unallevadora che, mettendo in pratica il sapere antico tramandatole dalla madre, assiste tutte le partorienti, anche quelle delle famiglie più umili, senza mai pretendere nulla in cambio. Ma tutto precipita nel settembre 1917, quando Jubanne torna dal fronte ferito nel corpo e nell'anima. Per pagargli le cure necessarie, Mallena chiede a gran voce al consiglio comunale di essere remunerata per il suo lavoro e, ancora una volta, quel sussidio le viene negato. Come se non bastasse, in conformità a un decreto regio, viene assunta un'ostetrica diplomata, destinata a sostituirla. Arriva dal continente, Angelica Ferrari: nonostante la giovane età, per essere lì ha combattuto a lungo, sfidando le convenzioni sociali e la disapprovazione del padre, che voleva relegarla tra le mura domestiche, sposata con un buon partito. E adesso deve lottare contro la diffidenza delle donne del paese, che la vedono come un'estranea e rifiutano le sue cure. Dovrebbero essere rivali, Mallena e Angelica, invece sono le due facce della stessa medaglia, entrambe spinte dal desiderio di libertà e indipendenza, entrambe tradite dalle persone che avrebbero dovuto proteggerle e vittime della quotidiana ingiustizia che il mondo sa riservare soprattutto alle donne. Tuttavia, quando la situazione si farà insostenibile e i fantasmi del passato torneranno a bussare alla porta di Mallena, sarà proprio l'intera comunità di Norolani a pretendere che, per una volta, si faccia davvero giustizia. Una grande storia al femminile che, attraverso la lingua, i profumi, la poesia e la ruvidezza della vita quotidiana nella Sardegna d'inizio Novecento, narra di gente umile e schiva, ma unita da un profondo senso di comunità. E di una protagonista che, grazie a una saggezza ancestrale e alla solidarietà delle altre donne, matura in sé una nuova e luminosa consapevolezza.
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Edizione:5
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Anno edizione:2025
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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ANGELA 10 settembre 2025Romanzo forte, ma...
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Martina Gallo 01 settembre 2025Determinazione e solidarietà femminile
Con il suo esordio Bibiana Cau ci trasporta nella Sardegna di inizio Novecento. La protagonista, Mallena, è una tenace e instancabile levatrice, che si prodiga senza mai tirarsi indietro. Ma soprattutto senza mai aver ricevuto un compenso per il suo duro e preziosissimo lavoro, frutto della sua lunga esperienza e di un sapere tramandato. Quando la sua ennesima richiesta di remunerazione viene ancora una volta respinta dalle autorità, si sente doppiamente tradita: non solo non verrà pagata, ma verrà sostituita da una giovane ostetrica proveniente dal continente e in possesso di abilitazione professionale. Ma Mallena non si arrende e continua imperterrita a prestare servizio per la comunità, forte anche del fatto che la nuova arrivata è stata accolta con riluttanza e non si è ancora guadagnata la piena fiducia. Le sfide per Mallena sembrano non avere tregua: il marito ritorna dalla guerra mutilato e un agghiacciante del suo passato sembra continuamente riaffiorare. Un romanzo sulla forza delle donne e sulla solidarietà femminile che rende capaci di affrontare e superare qualsiasi avversità.
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CinammonAli 01 settembre 2025un salto nella Sardegna di inizio '900
Non avevo alte aspettative, ma devo ricredermi. Dialoghi particolari che immergono il lettore nella lingua dell'epoca e personaggi descritti in maniera ottimale. unica pecca: sarebbe stato bello che il passato di Mallena fosse descritto in maniera più dettagliata
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