Sapevo già cosa aspettarmi e non ne sono rimasta delusa, é stato un impatto diretto con il lettore, ha espresso ciò che provava o meglio ciò che sarebbe potuto essere il rapporto padre / figlio se non fossero successe sia cose pesanti (tra cui alcune omesse volontariamente) ma soprattuttto quelle che a primo impatto sembrano non procurare alcun danno ma si rivelano essere eccessive e forti nel momento in cui arriverà qualcosa di peggiore di un semplice litigio o di una battutina ironica. vale la pena leggerlo almeno una volta come da promemoria su che cosa sia davvero la vita se nella stessa frase si arriva a sperare nella morte.
Lettera al padre
Mai come nella Lettera al padre" scritta nel novembre del 1919, affidata alla madre senza tuttavia giungere al destinatario, Kafka ci ha dato un ritratto così lucido di sé. E molti dei motivi che vengono toccati in questa confessione anche spietata - primo fra tutti quello di "un immenso senso di colpa" - non possono che ricordare i suoi personaggi più famosi. Quello che qui viene messo in scena è un vero e proprio conflitto. Figura che incarna un'autorità assoluta, che "ha l'aspetto enigmatico dei tiranni, la cui legge si fonda sulla loro persona, non sul pensiero", agli occhi di Kafka il padre appare come il tipico rappresentante di un mondo da cui egli invece si sente escluso: pratico, utilitaristico, ben lontano dalle sue aspirazioni. Così, in pagine di forte impatto emotivo, Kafka svela la sua natura di "figlio diseredato" e proscritto, non compreso nella vocazione di scrittore, inquieto e in cerca di conferme quanto il suo avversario ostenta sicurezza. Nel saggio posto in appendice Georges Bataille indaga in modo provocatorio sui momenti di questa contesa. L'esperienza di Kafka diventa anche occasione per interrogarsi sul senso ultimo della letteratura. Forse nessun altro scrittore ha saputo mostrare come quel senso sia tutt'uno con la vita stessa.
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Anno edizione:2025
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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raff 11 novembre 2025Serve a tutti o solo agli eterni infelici?
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Franco 26 agosto 2025Carino
Lettura semplice in cui l autore si rivolge al padre con onestà e franchezza. Avevo letto qualche passo alle scuole medie ed è stato un piacere riscoprirlo
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_Ema 18 agosto 2025Splendido
Per ogni lettore, per ogni scrittore, l'opera di Kafka è semplicemente, indiscutibilmente necessaria. Lettere a mio padre, in particolare, si colloca con dolore, sapienza e lucidità d'analisi al centro di quelle dinamiche ancestrali che turbano o, quantomeno, commuovono ognuno di noi, ci interrogano come figli e come genitori, interrogano tutta la nostra vita. Opera minore del grande scrittore, merita spazio nella libreria e nel cuore di ciascuno.
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