Ricco di spunti di riflessione.
Lettera ad un bambino mai nato
Il libro è il tragico monologo di una donna che aspetta un figlio guardando alla maternità non come a un dovere ma come a una scelta personale e responsabile.
«Il peccato non nacque il giorno in cui Eva colse una mela: quel giorno nacque una splendida virtù chiamata disubbidienza.»
Una donna di cui non si conosce né il nome né il volto né l'età né l'indirizzo: l'unico riferimento che viene dato per immaginarla è che vive nel nostro tempo, sola, indipendente e lavora. Il monologo comincia nell'attimo in cui essa avverte d'essere incinta e si pone l'interrogativo angoscioso: basta volere un figlio per costringerlo alla vita? Piacerà nascere a lui? Nel tentativo di avere una risposta la donna spiega al bambino quali sono le realtà da subire entrando in un mondo dove la sopravvivenza è violenza, la libertà un sogno, l'amore una parola dal significato non chiaro. Con la prefazione di Lucia Annunziata.
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Autore:
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Edizione:2
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Anno edizione:2009
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Giulia 15 settembre 2025
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Concrete jungle 17 luglio 2025Da leggere
Libro attuale, forte, scorrevole e coinvolgente. Ho amato dalla prima all’ultima pagina
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Leg.pigr. 27 giugno 2025
Doveroso leggerlo
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