Fiori sopra l'inferno

Questa è la seconda volta che mi trovo a leggere un libri di Ilaria Tuti ed è la seconda volta che mi trovo incollata alle pagine. Questo romanzo inizia leggermente sottotono: all'inizio Teresa Battaglia è troppo cinica, quasi insopportabile. In aggiunta, i diversi fili narrativi si intrecciano, si sovrappongono e la lettura non risulta affatto semplice. Ad ogni modo, man mano che ci so addentra nel vivo della storia, ci si appassiona e si ha la necessità quasi fisica di preseguire per sapere. Ci sono delle leggere sfumature che non mi hanno convinto, alcuni dettagli che sembravano ovvi che sono stati tralasciati, oppure alcune situazioni che sembrano risolte in fretta, in maniera troppo facile. Ad ogni modo, lo stile di scrittura è coinvolgente, è un romanzo che ben comincia una serie. Confido nei successivi romanzi con fervore!

Un thriller ambientato tra le montagne del Friuli, con protagonista Teresa Battaglia, un’ispettrice di polizia esperta, forte, ma segnata dalla malattia e da un passato difficile. La storia ruota attorno a una serie di omicidi misteriosi e inquietanti, legati a un segreto nascosto nel tempo. Il punto forte del romanzo è sicuramente l’ambientazione: cupa, nebbiosa, quasi gotica. Tuti scrive con uno stile ricercato, a tratti poetico, e costruisce una protagonista interessante, diversa dai soliti stereotipi. Tuttavia, il ritmo narrativo non è sempre incalzante come ci si aspetterebbe da un thriller. Alcuni passaggi risultano lenti o troppo descrittivi, rallentando la tensione. Anche la trama, pur originale in alcuni aspetti, appare a tratti forzata o poco credibile, con svolte psicologiche che non convincono fino in fondo.

Uno dei libri più belli della saga del detective Battaglia, donna intraprendente, "spigolosa", capace di dare tutta se stessa nel lavoro,ma che nasconde un passato difficile e una malattia che non vuole fare vincere. Un giallo dai risvolti inaspettati e dalla trama coinvolgere