La donna della porta accanto

Mi è molto piaciuto. Scrittura scorrevole, vari pov ed è riuscito a catturare il mio interesse. Non vedevo l’ora di finirlo. Mi hanno sorpreso le ultime pagine. Primo libro della scrittrice.

Millie è tornata e l’ha fatto in grande stile. È una donna nuova adesso, una moglie innamoratissima e una madre premurosa. Il passato l’ha chiuso in un cassetto, ora ciò che conta per lei è il benessere della famiglia, quella famiglia che ha tanto desiderato e per la quale è pronta a tutto. In questo terzo volume della serie conosciamo meglio anche Enzo, giardiniere paesaggista profondamente legato alla famiglia, e i piccoli Ada e Nico, ognuno con una forte personalità da fare invidia a quella dei genitori, ma anche con debolezze tipiche della loro età. Cardine del romanzo è il dubbio. Non è presente infatti una “linearità” a livello concettuale, ma le domande sono disseminate nel testo, viene, difatti, spontaneo chiedersi se è davvero così, se quello che si sta leggendo rispecchia effettivamente la realtà. L’autrice è una valida direttrice d’orchestra. Mette insieme tutti gli elementi e successivamente li mescola così da creare una costante sensazione di mistero. Lo stile della prosa – con le vicende narrate da Mollie, Ada e Martha, la domestica, a seconda del momento narrativo – e il ritmo incalzante rendono l’opera impossibile da mettere giù tanto si desidera scoprire cos’altro accadrà e se le congetture personali coincidono con il reale svolgersi dei fatti. E quando tutto sembra ormai concluso, ecco che un nuovo colpo di scena è dietro l’angolo... Insomma, una conclusione di serie praticamente perfetta.

Letto in un giorno, scorrevole, ma ho preferito di gran lunga i primi due della serie. Questo risulta un pochino forzato