Taylor è una studentessa affascinante ma poco sicura di sé, sia per il proprio corpo sia per la propria posizione sociale nel campus. Appartenente alla confraternita Kappa Chi, viene coinvolta dalle sue “consorelle” in una sfida: deve sedurre Conor Edwards, uno dei giocatori di hockey più popolari. L’idea è parte di un gioco socialmente accettato all’interno del mondo universitario delle confraternite, con regole non scritte su immagine e accettazione. Conor, dal canto suo, accetta la sfida quando Taylor gliela propone — parzialmente per compassione, parzialmente per curiosità — e i due fingono di mettersi insieme per il bene della sfida. Ma come spesso accade nei romance con fake dating, le cose non restano finte a lungo: via via che passano tempo assieme, emergono l’attrazione, le insicurezze, i pregiudizi e il desiderio di qualcosa di reale. Lo stile è tipico di Elle Kennedy: dialoghi veloci, momenti ironici, scene romantiche ma anche fisicamente intense, senza perdere la sensibilità nei momenti emotivi. La narrazione è coinvolgente, alterna tensione, momenti divertenti e momenti toccanti. L’autrice non edulcora le emozioni: le paure di Taylor, il desiderio, la vergogna, la speranza, tutto è ben presente. Ti ho trovato quasi per caso è un lieto finale per la serie Briar U, un romanzo che non prende scorciatoie ma costruisce il cuore della storia lentamente, con delicatezza. Taylor e Conor sono personaggi che restano impressi: non perché siano perfetti, ma perché sono reali. È una storia romantica, a volte dolce, a volte dolorosa, ma sempre credibile. Se ti piacciono le storie che parlano di amore ma anche di chi sei, di accettarti, questo libro è davvero consigliato.
