Storia e testi della letteratura italiana. Vol. 6: L'età della ragione e delle riforme (1690-1789). La rivoluzione in Europa (1789-1815) - Giulio Ferroni - copertina
Storia e testi della letteratura italiana. Vol. 6: L'età della ragione e delle riforme (1690-1789). La rivoluzione in Europa (1789-1815) - Giulio Ferroni - copertina
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Letteratura: Italia
Storia e testi della letteratura italiana. Vol. 6: L'età della ragione e delle riforme (1690-1789). La rivoluzione in Europa (1789-1815)
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Descrizione


Nel contesto di un'opera in più tomi, il volume ricostruisce il modificarsi degli equilibri della società di Antico regime fino all'affermazione di nuovi modelli culturali, orientati a un'esigenza di razionalità, che nella letteratura italiana si ritrova nella poesia dell'Arcadia e nella "scienza nuova" di Vico. La cultura lombarda partecipa al movimento illuministico europeo con l'attività del "Caffè", con le opere di Verri, di Beccaria e con la poesia di Parini, che guarda alla vita sociale con spirito corrosivo e con un'esigenza di equilibrio razionale. Venezia, con la grande esperienza di Goldoni, intreccia "mondo" e "teatro", mentre l'opera tragica di Alfieri, usando forme classiche, oppone l'io all'orizzonte storico, alla ricerca di una libertà "stellare". Con la rivoluzione francese crolla la società di Antico regime. Negli anni del dominio napoleonico il Neoclassicismo diviene una sorta di stile ufficiale nell'opera di Monti e si svolge in modo irrequieto nell'esperienza esistenziale e letteraria del Foscolo: la sua poesia, dai sonetti ai Sepolcri, alle Grazie, esalta le "illusioni" che, nonostante la negatività della natura e della storia, danno valore all'uomo e alla sua civiltà. Scrive, nella Presentazione, l'Autore: "In un momento in cui la letteratura...sembra attraversare una crisi pericolosa, che può dar luogo ad esiti assai gravi nella coscienza 'civile' delle nuove generazioni, questo manuale vuol essere un invito ad amare la nostra letteratura e il nostro paese, a sentire il valore irrinunciabile di una tradizione che vorremmo sempre più aperta in un orizzonte europeo e mondiale".

Dettagli

1 gennaio 2003
864 p.
9788888242316

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Giulio Ferroni

1943, Roma

Giulio Ferroni è un critico e saggista italiano. Professore all’università di Roma, si è dedicato in particolare al teatro del Cinquecento («Mutazione» e «riscontro» nel teatro di Machiavelli, 1972; Le voci dell’istrione. Pietro Aretino e la dissoluzione del teatro, 1977; Il testo e la scena, 1980), prima di intraprendere la stesura della Storia della letteratura italiana (1991). Nel 1996 ha pubblicato il saggio Dopo la fine. Sulla condizione postuma della letteratura, mentre alla sua vena di corrosivo osservatore dell’attualità culturale si devono le Lettere a Belfagor (1994), uscite sotto lo pseudonimo di Gianmatteo Del Brica. Altri saggi: La scuola sospesa (1997), Passioni del Novecento (1999), I confini della critica...

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