Spesso nelle vite altrui si ritrova la propria. Tante emozioni in questo libro di Vito di Battista. Una scrittura che ti arriva al cuore.
Dove cadono le comete
Con una voce magnetica e intensa, carica di suggestioni, Vito di Battista compone un affresco in cui vicende che ci toccano da vicino si tingono di un fascino visionario, e il reale e l’invisibile arrivano a fondersi in un solo orizzonte. Per terra o per mare alla fine è lo stesso: c’è sempre un po’ di spazio vuoto da chiamare proprio, in qualche spigolo già noto o sconosciuto.
«Fra tutte le cose che si dicono, almeno una è sempre vera. Ma a contare sono le altre.»
«Il nuovo appassionante romanzo di Vito di Battista modella la prosa poetica sul parlato abruzzese. Con una scrittura densa e personale, dove traspare fortemente l’oralità, descrive la storia di una famiglia complicata e asimmetrica.» - Patrizia Violi, La Lettura
«Un gran libro in cui c’è molto, che conferma quanto la scrittura sia soprattutto una forma di ascolto. Qui sono i morti che raccontano, che inventano la realtà. E c’è poi una scrittura contaminata, con una lingua guasta, mai pulita, e che per questa ragione si fa poetica e lirica.» - Remo Rapino
«Una scrittura esatta, ricca di immagini e metafore di valore letterario. Tutto il romanzo è un discorso amoroso, privato e pubblico al tempo stesso, pieno di pietas per ogni umiliazione subita, per ogni privazione sofferta che solo una scrittura sapiente sa risarcire.» - Giulia Alberico, L’Osservatore Romano
«Vito di Battista si addentra tra le strette vie che portano ai trabocchi per raccontare un’umanità così variegata da essere universale, una carrellata di personaggi che sembrano maschere della Commedia dell’Arte.» - Giulia Pretta, CriticaLetteraria
Abruzzo, 1938. Un paese della costa dei trabocchi, a trecento gradini sul mare. Emma è una ragazza “due volte svergognata”, con mani e occhi carichi di una qualche capacità oscura. Partorisce un bambino nella stalla dove vive da quando è stata rinnegata dalla famiglia, ma sa che non può tenerlo con sé. All’ufficio anagrafe lavora invece Olimpo, che non è diventato calzolaio come tutti i maschi di casa sua, ma volendo fare il poeta ha preferito lavorare lì per guadagnarsi il pane. È lui che dà il nome al figlio di Emma prima che venga portato in un convento. Olimpo è sposato con Anita, l’unica donna bionda di tutto il paese e più grande di lui di dieci anni, che ha perso il braccio sinistro in un incidente. Sono appena diventati genitori per la seconda volta di una bambina, Bianca. Ma Anita sta ancora svezzando il primo figlio e non ha abbastanza latte per entrambe le creature; per questo Olimpo chiede a Emma di andare a vivere con loro e prendersi cura di Bianca. Anita non farà mai mistero di disdegnare la presenza di Emma, mentre Bianca crescerà con due madri, sentendo che forse nessuna le appartiene fino in fondo. Tutto questo è solo l’inizio di una saga familiare che si fa racconto corale di un intero paese, dove storie private dal sapore antico si intrecciano alla grande Storia, dall’occupazione durante la Seconda guerra mondiale e gli scontri sulla linea Gustav alla rinascita negli anni Sessanta.
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Anno edizione:2025
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Patri 05 luglio 2025Molte emozioni
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