Premettendo che leggo ed apprezzo Starnone da molto tempo, devo purtroppo ammettere che questo suo ultimo lavoro mi ha in gran parte deluso. Buono,seppure non originalissimo,lo spunto iniziale della vicenda - un messaggio d'amore per la moglie inviato per errore ad altra destinataria,con relativa risposta sorprendente - Quello che ne consegue , sorpresa,perplessita',dubbi, paure, esplosioni di desiderio,ripensamenti, vergogna, e' trattato dall'Autore con il solito ottimo stile coinvolgente ,ma ,a mio parere, i personaggi restano piuttosto sbiaditi e pure i dialoghi mi sono parsi di livello assai modesto,almeno in rapporto ad altre prove precedenti. Il finale e' discreto ,ma certamente non inaspettato e non tale da risollevare con un bel colpo di coda le sorti dell'opera. Voto di stima.
Destinazione errata
Con un passo lieve, elegante, che finge di ignorare l’abisso su cui procede, Destinazione errata ci parla di come le nostre certezze siano gusci d’uovo, del peso insopportabile che generano a volte pensieri e azioni minime. Mentre, catturati da una crescente tensione narrativa, assistiamo a quella che ci appare, inesorabilmente, come la preparazione scriteriata di un naufragio, ci rendiamo conto di quanto sia facile mandare all’aria un’esistenza considerata felice.
«La cosa ammirevole è che in questo romanzo l'abbaglio e la confusione siano descritti con tanta misura, tanta lucidità. Perché - vale la pena essere chiari - Destinazione errata è un libro praticamente perfetto: brillante, riuscito in tutto, all'altezza dei migliori Starnone.» - Nicola H. Cosentino, La Lettura
«La casa brucia proprio quando ci pare di avere il controllo assoluto del fuoco».
Sappiamo davvero cosa desideriamo? E quanto sono pericolosi i nostri desideri? Un messaggio d’amore inviato alla destinataria sbagliata dà inizio a una storia irresistibile che non abbandona mai la tonalità ironica e tuttavia sospinge il protagonista verso esiti sempre più allarmanti. L’errore iniziale, pur nella sua casualità, logora gli argini. Nel giro di pochi giorni un marito irreprensibile, affidabilissimo padre di tre figli piccoli, comincia a modificare lo sguardo distratto con cui ha sempre guardato quella che fino a ieri era solo una compagna di lavoro. Il desiderio prende forma, esige di essere realizzato. Domenico Starnone aggiunge un nuovo tassello alla sua esplorazione della fragilità della coppia, luogo di delizie e di sofferenze, una sintesi dei disastri di cui è capace il genere umano.
L’uomo che racconta questa storia ha trentotto anni, fa lo sceneggiatore. È sposato da più di dieci anni con Livia, donna intelligente, bella, soddisfatta del suo lavoro. La coppia ha tre figli (il più piccolo di dieci mesi), la vita coniugale è appassionata, senza crepe. Ma nel corso di un pomeriggio particolarmente caotico si verifica un banale incidente. Il giovane marito e padre sta badando ai figli perché la moglie è a un convegno, e intanto scambia messaggi urgenti di lavoro con Claudia, la collega con cui scrive sceneggiature per la tv. Nella fretta sbaglia: invia a Claudia un messaggio d’amore destinato a Livia. Niente di male, naturalmente, se la collega, seria, affidabile, non gli rispondesse che anche lei lo ama e da tempo. Sarebbe urgente chiarire il malinteso, e invece è sufficiente un’esitazione perché tutto corra avanti e nella mente del protagonista si faccia strada qualcosa di latente, una possibilità nuova. Di colpo Claudia è vista sotto una luce diversa, smette di essere semplicemente una compagna di lavoro e diventa una donna affascinante, complessa, capace di «scatti nervosi, insofferenze, sarcasmi, affermazioni nette e negazioni altrettanto nette, empiti di passione, pretese irragionevoli». Senza averlo deciso – o decidendolo ogni momento – il protagonista si ritrova a fare quello che non avrebbe mai pensato di fare. Con un passo lieve, elegante, che finge di ignorare l’abisso su cui procede, Destinazione errata ci parla di come le nostre certezze siano gusci d’uovo, del peso insopportabile che generano a volte pensieri e azioni minime. Mentre, catturati da una crescente tensione narrativa, assistiamo a quella che ci appare, inesorabilmente, come la preparazione scriteriata di un naufragio, ci rendiamo conto di quanto sia facile mandare all’aria un’esistenza considerata felice.
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Autore:
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Editore:
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Collana:
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Anno edizione:2025
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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enrico48 28 ottobre 2025delusione
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Charlie Brown 27 ottobre 2025OTTIMO
Dissento dalla recensione che mi precede. Non è vero che non accade nulla, accadono molte cose in questo libro composto di 140 pagine. Succede sempre così: quel che avviene è sotto i nostri occhi e non ce ne accorgiamo mai. Starnone, d'altronde, non si smentisce. Resta uno dei pochi Autori/Scrittori con l'iniziale maiuscola che vale sempre la pena di leggere. Una storia più vera che finta. Piaciuto un casino.
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Enrico 19 ottobre 2025
Si, d’accordo, è incalzante e ti tiene incollato alla storia. Ma personaggi piatti, scene incoerenti, poco sviluppo. Insomma una lettura leggera e veloce ma con poca sostanza.
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