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Dettagli

2022
Tascabile
19 aprile 2022
264 p., Brossura
9788804750048

Descrizione

«Ho fatto male a comperare questo quaderno, malissimo. Ma ormai è troppo tardi per rammaricarmene, il danno è fatto»: con queste parole inizia il suo diario Valeria Cossati, la protagonista di questo romanzo, una donna della classe media nell'Italia degli anni Cinquanta. Poco più di quarant'anni, due figli grandi, un marito disattento, un lavoro d'ufficio che svolge senza apparente passione, Valeria è assorbita dal ritmo "naturale" della quotidianità piccolo-borghese, schiacciata, senza quasi rendersene conto, tra i suoi ruoli di moglie, madre, impiegata. Un giorno però, colta da un impulso che a lei stessa appare irragionevole e inspiegabile, acquista un taccuino su cui comincia ad annotare fatti minuti e riflessioni. Nello spazio "proibito" della scrittura, Valeria scopre i conflitti sotterranei che pervadono la sua esistenza, le aspirazioni frustrate, i risentimenti nascosti; dà voce a una vita interiore da anni sopita, esprime una propria individualità, una precisa coscienza rivelata dai gesti e dai pensieri della vita quotidiana.

Valutazioni e recensioni

4,6/5
(40)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Libro che fa arrabbiare, dispiacere ma soprattutto riflettere. Analizza in modo eccezionale l’Italia dei primi anni cinquanta tramite una famiglia romana composta dai coniugi Valeria e Michele e dai figli Mirella e Riccardo. Il romanzo è il diario di Valeria in cui racconta di un momento di forti cambiamenti familiari ma anche culturali in cui si scontrano modi di pensare e agire diversi; tra genitori e figli, tra coniugi e tra fratelli si apre una voragine che rende difficile comunicare e capirsi a vicenda. Valeria si interroga sul sul ruolo di moglie, madre e sopratutto donna grazie alla figlia Mirella che, con le sue azioni guidate da idee femministe, la costringe a confrontarsi con i suoi ideali e sulla morale che finora ha sempre seguito ciecamente. La scrittura è scorrevole e molto piacevole, i personaggi sono costruiti molto bene e la trama, nonostante sia piuttosto lineare, non è banale e seguita in modo logico e coerente.

Questo libro è, ormai, un pezzo di cuore ❤️

Questo libro ha cambiato la traiettoria della mia vita

Quaderno proibito si è rivelato un testo inestimabile, grazie alla sua grande attualità, il che è incredibile se si pensa che ormai è stato pubblicato per la prima volta più di settant’anni fa. È vero, ci offre uno spaccato di una famiglia italiana negli anni Cinquanta, e i rapporti intrafamiliari sono cambiati da allora (sia socialmente che giuridicamente), però è indubitabile che il prototipo di famiglia che viene descritta, con un padre capofamiglia decisore ultimo delle questioni familiari e una madre oberata di tutte le incombenze dell’economia domestica, abbia ancora oggi i suoi retaggi. Oltre a ciò, più in generale, continuano a essere immanenti nella nostra società due tipologie di conflitti largamente trattati dal romanzo, uno “esteriore”, quello generazionale, che nella vicenda interessa soprattutto tre generazioni di donne, la protagonista Valeria, sua madre e sua figlia Mirella, e uno “interiore”, quello tra ciò che dobbiamo (o sentiamo di dover) essere perché ce lo impongono le convenzioni sociali e ciò che invece vogliamo essere. Queste tematiche emergono dalle pagine incarnate da personaggi vivi, tutti molto riusciti e approfonditi. Quelli che mi hanno più colpita sono i genitori, Valeria e Michele, i personaggi più contraddittori e “ipocriti” della storia, non in senso cattivo, ma perché si trovano a metà tra due generazioni, due modi di essere e di vivere completamente diversi: sono ancorati al passato, perché è così che sono cresciuti, ma attraverso i figli (più Mirella di Riccardo, in realtà) ogni giorno sentono che le loro tradizioni si stanno svuotando di significato. Michele, da un lato, si adopera reinventandosi dal punto di vista della carriera e accetta, anzi, ammira il fatto che altre donne (rigorosamente non sposate) possano essere indipendenti, ma dall’altro continua ad aspettarsi che la moglie Valeria si annulli come donna per adempiere a dei ruoli nella famiglia che sembrano scolpiti nella pietra dalla natura. Valeria, invece, è in continuo contrasto con la figlia, ma in fondo non è così diversa da lei: anche lei vuole solo cercare uno spazio tutto per sé (spazio che trova nel quaderno, che la salva e la atterrisce al tempo stesso) e fuggire dalla parte che le convenzioni vorrebbero recitasse, smettendo di fingere ogni giorno. Ecco, questi sono solo alcuni pensieri sparsi (un po’ come quelli di Valeria nel romanzo/diario che Alba de Céspedes ha costruito) che non esauriscono affatto ciò che Quaderno proibito ha da raccontare. Per scoprirlo, non resta che leggerlo.